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ARGENTO VIVO ON LINE – appuntamenti del 10 e 17 dicembre

Per gli appassionati di Argento Vivo, il programma culturale dedicato agli over 55 iscritti al Servizio Biblioteche del Comune di Parma, sono in arrivo le visite guidate in videoconferenza. Grazie alla collaborazione dell’Associazione Archeovea e l’aiuto di un tablet, una guida esperta accompagna a scoprire le bellezze della nostra città, restando a casa in sicurezza e nel medesimo tempo avendo l’impressione di passeggiare e scoprire cose nuove. L’intento è quello di rimanere in contatto, seppure virtualmente, continuando ad offrire settimanalmente interessanti visite, incontri, lezioni, approfondimenti, fruibili comodamente da casa, almeno fino a quando non sarà possibile il ritorno in presenza. “Le “dirette” vengono effettuate dal Gastronomy Hub, il Laboratorio Aperto di Parma, co-finanziato con i fondi POR FESR 2014-2020 programmati dalla Regione Emilia-Romagna, all’interno della propria attività di alfabetizzazione informatica e digitale.”

Il mese di novembre ha visto richiudersi le porte dei musei e dei luoghi culturali su tutto il territorio nazionale e, di conseguenza, anche a Parma. Malgrado questo, l’Assessorato alla Cultura non ha mai interrotto il suo impegno per sostenere le istituzioni culturali nell’attività di produzione e per garantire ai cittadini nuove forme di fruizione, con quella realtà virtuale che oggi consente di entrare nei teatri, nelle sale da concerto e di partecipare a festival cinematografici.

Per gli appassionati di Argento Vivo, il programma culturale dedicato agli over 55 iscritti al Servizio Biblioteche del Comune di Parma, sono in arrivo le visite guidate in videoconferenza. Grazie alla collaborazione dell’Associazione Archeovea e l’aiuto di un tablet, una guida esperta accompagna a scoprire le bellezze della nostra città, restando a casa in sicurezza e nel medesimo tempo avendo l’impressione di passeggiare e scoprire cose nuove.

L’intento è quello di rimanere in contatto, seppure virtualmente, continuando ad offrire settimanalmente interessanti visite, incontri, lezioni, approfondimenti, fruibili comodamente da casa, almeno fino a quando non sarà possibile il ritorno in presenza.

“Le “dirette” vengono effettuate dal Gastronomy Hub, il Laboratorio Aperto di Parma, co-finanziato con i fondi POR FESR 2014-2020 programmati dalla Regione Emilia-Romagna, all’interno della propria attività di alfabetizzazione informatica e digitale.”

I prossimi appuntamenti in programma:

GIOVEDI’ 10 DICEMBRE ORE 15,30
IL RESTAURO DELL’ERBARIO CASAPINI
Il Prof. Renato Bruni, Direttore Scientifico dell’Orto Botanico dell’Università di Parma, illustrerà, nel webinar, la rilevante collezione di erbari storici conservati presso la Scuola di Botanica dell’Orto.  A seguire, Anna Bianchi, titolare del Laboratorio di restauro Cartantica, descriverà l’importante intervento di recupero dell’Erbario Casapini, risalente al 1722. L’erbario non è solo un prezioso reperto museale, ma anche una straordinaria testimonianza delle conoscenze medico-terapeutiche dell’epoca. Giovan Battista Casapini, medico e botanico vissuto nei primi anni del Settecento, esercitò la medicina nel Ducato di Parma e raccolse nel territorio numerose piante medicinali: una volta essiccate le riunì in erbari, due dei quali sono giunti fino a noi. Restituito finalmente nella sua interezza l’Erbario Casapini si offre allo sguardo di studiosi, appassionati o semplici curiosi quale importante pezzo di storia della Botanica locale.

LINK PER PARTECIPARE: https://bit.ly/36FPqHZ

GIOVEDI’ 17 DICEMBRE ORE 15,30
I CAPANNONI A PARMA: STORIE DI PERSONE E DI CITTÀ
Michela Cerocchi
 e Chiara Vernizzi, autrici di alcuni saggi presenti nel volume “I Capannoni a Parma. Storie di persone e di città” (Mup, 2020), curato dal Centro studi movimenti e dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, ripercorreranno nel webinar la storia dei Capannoni inserendola in quella della città prima e dopo la loro edificazione negli anni Trenta, per capire le ragioni che portarono il regime fascista a costruirli, cosa essi divennero per le persone che vi abitarono e le difficoltà che le amministrazioni democratiche del dopoguerra incontrarono nell’abbatterli.
Ancora oggi, nel gergo parmigiano, il termine “capannone” è sinonimo di rozzo, triviale e in tanti, a Parma, lo usano per definire quegli individui che fuoriescono dall’etichetta dei modi urbani, civili, borghesi.
Tutti lo usano soprattutto tra i più giovani, ma pochi sanno quale sia la sua origine, intimamente legata alla storia specifica di Parma.
Il volume curato da Margherita Becchetti e Paolo Giandebiaggi, è realizzato con il contributo della Regione Emilia Romagna e del Comune di Parma, nell’ambito delle attività di Parma Capitale della Cultura 2020+21.

LINK PER PARTECIPARE: https://bit.ly/2IhekEE